Il restyling del sito web è un passaggio fondamentale per fare in modo che il tuo portale sia sempre un punto di riferimento online. Infatti, non tutti sanno che un sito web invecchia: con il passare del tempo la sua efficacia vien messa in discussione da diversi fattori. In primo luogo ci sono gli aggiornamenti di Google.
Questi eventi tendono a mettere in discussione e rivoluzionare il lavoro svolto. Un po’ come è successo con i Core Web Vitals quando l’attenzione è stata posta su alcuni elementi dell’user experience. Poi cambiano le regole e le tendenze del web design, l’estetica di riferimento cambia velocemente. Cosa significa?
All’improvviso un sito web è datato, con dettagli vintage che sfigurano di fronte a un pubblico sempre più esigente. Insomma, il restyling di un sito web ha delle motivazioni pratiche ed estetiche: ecco cosa devi sapere per procedere.
Cosa vuol dire fare restyling del sito?
Con questo termine intendiamo una vera e propria rivoluzione del prodotto. A volte un sito web può essere interessato da una rapida ottimizzazione, una rinfrescata del layout e del codice HTML per risolvere alcuni problemi.
In realtà il restyling – o ristrutturazione – del sito web, del blog o dell’ecommerce include una rivisitazione completa e profonda di tutto ciò che comporta la presenza online. In un lavoro del genere, infatti, è possibile ripensare ai colori, al template e alla struttura del sito web. Spesso questo processo include anche un controllo e una revisione della strategia SEO per verificare se il lavoro sta dando buoni frutti. Per poi portare le giuste modifiche all’attività on e off-page.
Il restyling è anche rebranding?
Il restyling del sito web non corrisponde con il rebranding: nel primo caso interveniamo sul portale, nel secondo sull’intera struttura del marchio. E in quest’ultimo caso è possibile rivisitare elementi sostanziali come il logo e includere il restyling del sito web (ecco cosa è successo al marchio Shell).
Un dettaglio importante: fare un restyling del sito web non vuol dire rimanere offline per l’intera durata del progetto. Ci sono delle tecniche che consentono di ridurre al minimo la fase di inattività in modo da limitare i danni dell’assenza.
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Qual è il momento giusto per muoversi?
Non esiste un periodo o un intervallo di tempo da rispettare. Ci sono siti web che possono lavorare bene per anni e non sentire il bisogno di interventi profondi.
Al massimo possono essere migliorati dei punti, alcuni decidono di pubblicare pagine web o sezioni differenti come quella del blog aziendale.
Molti proprietari di siti web decidono di rinnovare le foto. Ma il vero momento per fare un restyling del sito web è nel momento in cui non ne hai bisogno e tutto va bene. Molti imprenditori e professionisti decidono di muoversi quando si manifesta un calo di traffico o un aumento del tempo di caricamento delle pagine.
Di sicuro queste sono condizioni che impongono una completa rivalutazione della presenza online ma è già troppo tardi: il restyling del sito web andrebbe fatto quando tutto è ancora in equilibrio e c’è tempo per lavorare su estetica e tecnica.
Perché fare una revisione del sito web?
Questo passaggio può essere necessario per fare una una sorta di tagliando del sito web e assicurarsi che ogni elemento svolge ancora il suo compito al meglio.
Le tecnologie e le soluzioni per svolgere determinate azioni online migliorano costantemente, senza sosta. Per questo una ristrutturazione del sito web può essere pensata per passare a un livello superiore dal punto di vista – ad esempio – del codice o dei contenuti. Facciamo qualche esempio concreto?
Nel restyling del sito web potrebbe essere incluso un lavoro di ottimizzazione dell’hosting, con trasferimento su una macchina più performante che permette anche di aumentare la velocità di caricamento delle pagine. Oppure si può utilizzare un plugin per la cache a pagamento rispetto a uno gratuito.
Ancora, si possono cambiare tutte le immagini e passare al formato WebP che permette di ridurre il peso. Facendo guadagnare secondi preziosi.
Nel frattempo si riscrivono i testi delle pagine dopo aver fatto un lavoro ulteriore di keyword research. Il motivo del restyling del sito web è chiaro: migliorare le performance e risolvere i problemi che, nel tempo, tendono ad accumularsi.
Come fare una ristrutturazione del sito
Si inizia con un’analisi preliminare per studiare competitor e valutare lo stato del proprio dominio per poi procedere con proposte grafiche e strategiche.
In alcuni casi il restyling del sito web combacia con un momento importante: il rebranding. Ovvero una condizione in cui si rinnova completamente il brand, l’immagine e l’apparato dei valori che circondano l’azienda.
Quindi il rinnovo del sito web è profondo, contempla una revisione definitiva anche dei colori e del logo. Compreso il pay-off e la struttura generale del lavoro che può influenzare non poco il risultato. Sia in termini positivi che negativi.
Come suggerisce John Mueller, la ristrutturazione del sito con cambio layout e template può portare a modifiche importanti che possono influenzare la SEO.
Alcune pagine vanno via o si aggiungono per dare supporto al nuovo corso del progetto. Altre ancora si rinnovano per eliminare informazioni vecchie e fuorvianti. All’interno di questo equilibrio si può effettuare anche un‘analisi SEO per scoprire pagine che rendono di più o di meno e provvedere con un’attività di ottimizzazione, prevedendo all’interno del restyling anche la link building.
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Realizzare un sito web di qualità è importante ma anche i portali più equilibrati, curati e performanti hanno bisogno di una revisione. Il design invecchia, le tecnologie vengono superate e i contenuti diventano obsoleti.
Anche le informazioni lasciate nei testi possono essere riscritte e migliorare. Ecco perché il restyling del sito web ha bisogno della tua attenzione.
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