Quando si pubblicano post su Facebook senza ricorrere alle inserzioni, e cioè in maniera organica, è alto il rischio che i messaggi che si è interessati a diffondere passino inosservati. Non c’è bisogno di ricorrere alla pubblicità a pagamento, però, per arrivare a un numero di persone più elevato: basta creare una presenza solida sul social.
Rafforzare la pagina Facebook di un’azienda
La pubblicazione di post rilevanti e di contenuti unici è senza dubbio utile per destare la curiosità dei follower sui social, ma da sola non può essere sufficiente per raggiungere i risultati che si auspicano: è altrettanto importante, infatti, la costanza dell’attività sulla pagina di riferimento.
Un utente, d’altro canto, non è molto motivato nel seguire una pagina da cui provengono al massimo un paio di post al mese. In tal senso può risultare utile la programmazione anticipata dei post, che viene in soccorso di tutti coloro che non possono essere connessi sempre e ovunque: non bisogna far altro che scrivere il contenuto in anticipo e poi impostare la data e l’ora della futura pubblicazione.
Come essere informali
Le formalità non sono mai apprezzate su Facebook e sui social network in generale: come il loro nome lascia immaginare, essi vengono impiegati soprattutto per socializzare. Non ha senso, dunque, che una pagina aziendale sia sempre improntata alla serietà e alla professionalità, poiché il rischio è quello che gli utenti abbiano la sensazione di interagire con dei robot: e chi mai vorrebbe farlo? Ecco perché si potrebbe pensare di mostrare dei backstage attraverso foto scattate o video ripresi nei dietro le quinte, per far conoscere la parte più informale del brand, rendendo più “umana” l’immagine aziendale.
Nel momento in cui vengono diffusi dei frammenti di quotidianità, il marchio viene reso meno distante e – al tempo stesso – è in grado di distinguersi rispetto agli altri.
La trasparenza è una peculiarità che viene sempre apprezzata dagli utenti, e ne deriva un livello di coinvolgimento molto elevato.
Interagire con gli altri brand
Anche se in apparenza può apparire un controsenso, un brand che voglia spiccare tra gli altri su Facebook deve interagire con marchi differenti. Gli aggiornamenti più recenti dell’algoritmo del feed, infatti, fanno sì che, se si menzionano altre pagine, risulta più facile arrivare al pubblico di quelle stesse pagine. Non vanno sottovalutate, poi, le opportunità che possono derivare da potenziali collaborazioni tra i marchi.
Naturalmente, è essenziale che le partnership vengano avviate unicamente con aziende che sono in linea con le aspettative dei follower. Autenticità e strategia sono le due direttrici su cui si deve essere basato ogni accordo.
Come fornire le informazioni
Le informazioni che vengono pubblicate su Facebook devono essere utili per chi le legge, ma possibilmente di tendenza.
Si sa che l’algoritmo del feed tende a favorire quei contenuti in cui vengono affrontati i topic che rientrano tra i trend del social. Sapendo sfruttare tale peculiarità a proprio vantaggio, è possibile incrementare i tassi di coinvolgimento: occorre mettersi al lavoro, quindi, per individuare informazioni interessanti relative al proprio ambito, così da riuscire a stabilire una relazione di fiducia con il target a cui si vuole arrivare.
Sfruttare la targetizzazione organica
Non tutti impiegano in maniera proficua le opzioni di targetizzazione dei post, che peraltro Facebook ha messo a disposizione sin dal lontano 2012. Come accade per le inserzioni, anche i post organici possono essere rivolti a un particolare gruppo demografico, che può essere selezionato in base alla lingua, all’età o al sesso.
Come emergere su Facebook
Agli utenti di Facebook vengono mostrati unicamente i contenuti più rilevanti per loro, cioè quelli che suscitano il maggior interesse tra le numerose pagine che ognuno di essi segue.
L’equilibrio, la coerenza e le tempistiche sono tutti aspetti che vale la pena di tenere in considerazione quando si è alle prese con i social media. Se, per esempio, i post sono sporadici, la ridotta frequenza potrebbe determinare un abbassamento delle prestazioni dei contenuti organici per effetto del modus operandi dell’algoritmo di Facebook.
Per riuscire a entrare più facilmente nel traffico regolare del social di Zuckerberg, è bene accertarsi che siano mostrati sempre dei post nuovi, ovviamente programmati negli orari più adeguati alle abitudini dei follower.
Trovare il momento giusto
A tal proposito, non si può definire a priori un momento più adatto per la pubblicazione dei post, dal momento che esso dipende da quando il pubblico è online.
Come si fa a scoprire qual è l’orario più indicato in cui prevedere la pubblicazione dei post? In linea di massima ci si deve orientare tra le 9 del mattino e le 7 di sera, ma come si può intuire si tratta di una fascia oraria troppo ampia perché possa garantire risultati sicuri.
Quasi sempre i picchi di attività si riscontrano in corrispondenza del fine settimana, come dimostra il fatto che il numero più elevato di visualizzazioni si concentra tra il giovedì e il venerdì.
Una regola generica, che comunque deve essere approfondita a seconda dei casi, suggerisce che i contenuti che vengono pubblicati nel primo pomeriggio ottengono il maggior numero di like.
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