Per realizzare un sito o un blog di successo è necessario fare i conti con una regola base della SEO: l’utilizzo corretto della “main keyword”, vale a dire la parola chiave principale, la quale rappresenta il punto di partenza per la realizzazione di una strategia di ottimizzazione ad hoc.
La SEO è una tecnica in costante evoluzione e nel corso del tempo i gestori di siti, i copy e i SEO specialist hanno messo a punto innumerevoli modalità di utilizzo delle parole chiave di riferimento per accontentare gli algoritmi di Google.
Basti pensare che in passato, al fine di intercettare un volume di traffico significativo, le keywords venivano scritte con accenti diversi o addirittura con errori grammaticali o ortografici. Inoltre, era anche diffusa l’abitudine di inserire nelle pagine web una quantità massiccia e ripetitiva di parole chiave: questa pratica oggi – che viene penalizzata dai motori di ricerca – è nota come “keyword stuffing“.
Le regole – dunque – sono profondamente cambiate e la “keyword density” non è più un concetto così fondamentale. Indubbiamente la parola chiave deve essere presente ma non ripetuta in maniera ossessiva e soprattutto il contenuto dell’articolo o del sito deve essere pertinente alla ricerca degli utenti.
Le parole chiave, in altri termini, devono essere sfruttate nel modo giusto e inserite in maniera naturale nel contesto per fornire un valore aggiunto al contenuto e rispondere in maniera chiara e diretta alle domande degli utenti.
Sfruttare la main keyword per anticipare le domande degli utenti
Oggi gli utenti del web sono molto esigenti, nel senso che ricercano informazioni sempre più approfondite su un determinato argomento. Per fare un esempio chi effettua la ricerca “come preparare la carbonara” vuole conoscerne in primo luogo la ricetta. Dopo aver illustrato i vari passaggi per la preparazione, tuttavia, è consigliabile arricchire il contenuto fornendo ulteriori indicazioni su questa “main keyword”, ovvero sviluppando argomenti correlati come i seguenti:
- la carbonara vegetariana
- la carbonara ai frutti di mare
- la carbonara con zucchine e bacon
- la carbonara con le zucchine
Riepilogando, risulta fondamentale:
- fornire all’utente una risposta pertinente alla sua domanda iniziale, producendo un testo pienamente rispondente alla query effettuata: ciò è possibile avendo chiaro l’intento di ricerca;
- arricchire il contenuto con argomenti correlati alla main keyword.
Seguendo questi accorgimenti il prestigio e l’autorevolezza del sito aumentano notevolmente.
La soluzione, quindi, non è una pioggia di keyword e di loro sinonimi, ma la capacità di comprendere i reali bisogni degli utenti per poterli soddisfare.
Come utilizzare il web a proprio vantaggio
Va detto che il web mette a disposizione dei web writer una serie di strumenti che, se utilizzati in modo opportuno, possono dare risultati assai soddisfacenti.
Si pensi, ad esempio a Suggest, lo strumento di Google che, partendo da una parola chiave, suggerisce con quali termini completarla. In effetti non è un tool vero e proprio, ma una funzione fornita da Big G quando si digita qualcosa all’interno della barra di ricerca.
Si tratta di un modo semplice e veloce per trovare nuove idee e argomenti correlati ad un certo topic.
Soluzioni per individuare i topic da affrontare
Ci sono diversi tool avanzati che permettono di attuare una content strategy di successo.
Tra i più apprezzati segnaliamo “Answer the Public“, capace di intercettare long tail keyword con volumi di ricerca alti, medi e bassi.
Il vantaggio sostanziale di questa utility è il seguente: non si limita a inserire una o due parole dopo la keyword di interesse, ma dà risultati basati su un approccio discorsivo, indispensabili per realizzare e gestire un piano editoriale efficace. In questo modo è più facile trattare quanti più punti possibili di uno specifico argomento e di conseguenza soddisfare le richieste di un pubblico molto eterogeneo. Questo strumento risulta utilissimo per la realizzazione di testi FAQ, tutorial o sezioni del sito che necessitano di precise domande e risposte.
Un altro strumento fondamentale è Google Trends che offre tutti i dati ufficiali di Google relativi ad un argomento specifico. Questo tool permette di individuare l’andamento di una ricerca nel tempo e di regolarsi di conseguenza.
Nel caso – ad esempio – di un sito di viaggi, la long tail “dove andare in vacanza in estate” è molto gettonata. Piuttosto che scrivere un articolo ogni anno è preferibile redigere un testo “evergreen” da aggiornare di volta in volta in base alle diverse tendenze. Questa soluzione evita di scrivere contenuti duplicati e spesso ripetitivi, avendo inoltre la possibilità di fornire al motore di ricerca un articolo completo e perfettamente ottimizzato piuttosto che diversi articoli “copie”.
Poni al centro della tua strategia le persone e non il motore di ricerca
Molti web content editor commettono l’errore di scrivere un testo in funzione esclusivamente dei motori di ricerca. Così facendo rischiano di creare contenuti in cui le parole chiave vengono inserite in modo innaturale e forzato, andando a incidere in maniera negativa sulla grammatica, sulla sintassi e perfino sul significato del contenuto.
Indubbiamente bisogna scrivere rispettando i parametri della SEO, ma è altrettanto importante formulare contenuti chiari, scorrevoli, leggibili ed esaustivi per il pubblico che legge.
È necessario – in altri termini – cercare di capire cosa vogliono effettivamente le persone e nel contempo mettere in atto una strategia mirata per posizionarsi in Serp.
Ulteriori azioni
Una content strategy efficace non può prescindere dall’analisi dei principali competitor e in particolare dalle focus keyword con cui essi si sono posizionati più in alto nelle Serp.
Un altro utile stratagemma per comprendere la search intent degli utenti è la partecipazione a forum e community. Oltre a ottenere link e visibilità, infatti, sarà possibile comprendere quali sono gli argomenti e le problematiche che stanno realmente a cuore agli utenti.
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