Per scoprire qual è il budget necessario per un ecommerce bisogna mandare un’email a una web agency e descrivere ogni dettaglio della propri attività.
L’unico modo per avere una cifra è con il preventivo: sono troppe le variabili in ballo. Però è chiaro che un imprenditore vorrebbe avere un confronto, un punto di riferimento utile per capire quanto costa realizzare un ecommerce.
E, soprattutto, come investire per la sua gestione e per fare in modo che frutti il giusto. Questo è un primo punto da considerare: una volta pubblicato il sito web per vender online bisogna lavorare sodo per spingerlo, sponsorizzarlo e posizionarlo su Google per affrontare i competitor nel miglior modo possibile. Allora, quali sono i punti per capire il budget necessario per l’opera?
Studio del mercato di riferimento
Cosa fai prima di aprire un ecommerce? Un’analisi preliminare per scoprire cosa puoi fare per il tuo pubblico, come comportarsi con i prezzi, quali sono le possibilità offerte dal settore e quali, invece, sono le minacce.
Una buona analisi SWOT può fare la differenza in fase iniziale. Soprattutto quando vuoi scoprire come posizionarti su un mercato ricco di competitor.
Schema dell’analisi SWOT.
Come puoi vedere da questo grafico proposto da Wikipedia, l’analisi SWOT si basa su 4 snodi da sviluppare: punti di forza e di debolezza interni, opportunità e minacce esterne. Nel budget necessario per ecommerce bisogna inserire un corrispettivo utile anche per lavorare su questo fronte strategico.
Da leggere: come aumentare la sicurezza di un ecommerce
Complessità del sito per vendere
Quanto costa un sito web? Chiaramente questo è un aspetto decisivo per approfondire il tema del budget necessario per ecommerce. Il costo di un sito web, e nello specifico di uno shop online, dipende in arte da questo principio:
Più aumenta la complessità, maggiore sarà il prezzo da pagare.
O meglio, l’investimento necessario. Il numero di pagine e schede prodotto, ad esempio, è un parametro che influenza la complessità e il preventivo.
Perché cambia la struttura e cresce il lavoro da affidare ai copywriter per creare i testi. Si intensifica anche l’impegno necessario per ottimizzare le immagini necessarie per vendere su internet. Ancora un altro esempio?
Se si richiede una funzione particolare, come un filtro specifico da programmare a parte, il prezzo finale aumenta e così via fino a raggiungere il preventivo finale.
Materiale visivo dell’ecommerce
Questa è la una delle voci necessarie per capire quanto investire per la gestione dell’ecommerce. Quando decidi di aprire uno shop online devi considerare un punto: le foto di qualità e di grandi dimensioni aiutano alla conversione.
Un ecommerce con immagini di qualità può puntare ai risultati sempre superiori, a parità di altri fattori, rispetto a un progetto con un visual scadente.
Per questo il budget necessario per gestire un ecommerce deve valutare anche questo: il prezzo utile sia per scattare le prime foto, sia per aggiornare costantemente quelle delle schede prodotto che devono essere sempre perfette.
Perché la differenza tra capire quanto costa pubblicare un sito per vendere e gestirlo nel tempo è proprio questa: devi pensare al futuro sviluppo delle foto, al fatto che non saranno più indicative del prodotto e le dovrai cambiare.
Gestione ordinaria e straordinaria
Nel budget necessario per ecommerce bisogna aggiungere anche la voce relativa alla gestione ordinaria del sito web. Ad esempio un canone annuo da conferire alla web agency per assicurare un supporto costate al portale ed evitare, ad esempio, che un un problema tecnico oscuri le pagine web. Magari proprio nell’attimo in cui hai deciso di proporre uno sconto molto interessante.
Oppure nel momento in cui le festività di natale consentono di aumentare notevolmente il fatturato. Poi ci sono i costi della gestione straordinaria, quando decidi di apportare delle modifiche sostanziali al sito web come, ad esempio, la creazione di una nuova sezione o un restyling dei colori o della grafica.
Nella voce dei costi di gestione ordinaria dovresti inserire anche l’abbonamento annuale per dominio e hosting: se decidi di passare a un piano avanzato, con maggiori performance e sicurezza, devi valutare un investimento superiore.
Promozione e strategia di vendita
Tra i punti indispensabili per aprire un ecommerce aggiungiamo anche questo: la promozione. All’interno possiamo parlare di tutto, dalla SEO al social media marketing passando anche dalla gestione della pagina Facebook e dalla link building. Ovvero l’attività necessaria per ottenere collegamenti ipertestuali.
Cosa sapere su questo punto? Semplicemente che deve essere messo tutto in continua discussione, ogni passaggio merita continue riflessioni sul merito.
Ad esempio, nell’ottimizzazione SEO per il posizionamento su Google è compreso il lavoro sui Core Web Vitals che indicano velocità, reattività e stabilità grafica di un sito web. Compito della web agency pubblicare un sito web ottimale.
Ma i parametri devono essere monitorati nel tempo e migliorati costantemente. Lo stesso vale per tutti gli altri fattori di posizionamento ma anche per l’advertising e, più in generale, per la strategia di promozione e gestione portale.
Cambiano le esigenze del pubblico – Fonte immagine
Basti pensare a come cambia nel tempo il mercato per capire che un ecommerce manager deve essere sempre in ascolto per modificare la propria strategia. E adattarla ai mutamenti delle esigenze, delle necessità, del target.
Da leggere: aprire un ecommerce o un marketplace per vendere online?
Chiedi una consulenza gratis
Aprire un ecommerce, oggi, vuol dire investire. Non puoi più pensare a un’attività amatoriale con siti web gratis che magari ti impegnano part-time e che ti consentono di arrotondare lo stipendio. Anche se attraverso un sistema di dropshipping, lo shop digitale deve essere parte integrante di una strategia.
Procedere a occhi chiusi vuol dire investire male il proprio tempo e le risorse. Vuoi scoprire il budget necessario per un sito ecommerce? Contattaci subito attraverso il modulo seguente.