Creare un ecommerce multilingua è uno dei punti di partenza per molti imprenditori che vogliono seguire la regola base di ogni shop online.
Ovvero amplificare il più possibile le potenziali conversioni in modo da aprire un negozio digitale sullo smartphone di ogni potenziale cliente sul globo.
Perché questo ti ha spinto a contattare un’azienda specializzata nella realizzazione di ecommerce professionali: vuoi intercettare le persone che potrebbero essere interessate al tuo prodotto. Superando tutte le barriere geografiche.
La crisi da Covid-19 e i relativi lockdown hanno mostrato la centralità di una buona strategia di vendita online ma se vuoi portare il tuo brand oltre i confini nazionali devi scoprire come fare e lanciare un ecommerce multilingua.
Come aprire un ecommerce multilingua
Aprire un negozio online – sia per attività di piccole dimensioni che per grandi aziende – vuol dire procedere attraverso una serie di attività che abbiamo già affrontato nelle guide dedicate alla pianificazione e al lancio di un ecommerce.
Il punto di partenza è chiaro: bisogna ignorare le piattaforme per creare un sito web gratis e procedere con hosting di proprietà e dominio registrato. Per poi utilizzare un CMS come Magento, Drupal, Joomla o Prestashop per strutturare l’architettura di pagine, schede prodotto e categorie con relativi filtri.
In molti casi si utilizza il content management system WordPress perché, anche se dedicato principalmente al blog, con l’aggiunta di plugin specifici può diventare un’ottima base di partenza per vendere online oltre i confini italiani.
Da leggere: motivi per pubblicare un sito web professionale
Le risorse di Woocommerce per gli shop
Abbiamo suggerito il CMS WordPress per aprire un ecommerce di medie o piccole dimensioni. Ma vale anche per gli shop internazionali? Certo.
Questo plugin permette di aggiungere componenti che consentono di creare delle sezioni multilingua per ospitare le pagine con un testo tradotto.
Mai fidarsi di estensioni che semplicemente traducono le pagine web: hai bisogno del lavoro di una persona madrelingua o comunque in grado di creare testi in lingua e ottimizzati per il web. Anche rispettando i principi SEO copywriting.
In questi casi, ad esempio, puoi installare il plugin che consente di lavorare insieme a WPML, uno dei componenti più utilizzati per creare siti multilingua.
Woocommerce di WordPress è perfetto anche perché permette di eseguire una buona ottimizzazione SEO che su un ecommerce multilingua è decisiva.
Il rischio per chi ignora questo passaggio, ad esempio, è quello di non riuscire a impostare al meglio il comando Hreflang nel codice HTML per far apparire la pagina in una determinata lingua per una ricerca effettuata dal browser all’estero.
Quale mercato affrontare con lo shop?
La prima domanda che deve farsi un imprenditore quando decide di aprire un ecommerce multilingua: perché lo stai facendo? La risposta ovvia è quella che riguarda la possibilità di affrontare un determinato mercato estero, un target utile che si trova in una determinata area geografica. Ma conviene veramente?
Siamo sicuri che si tratta di una sfida da affrontare? Per avere dei dati certi si dovrebbero fare delle ricerche di mercato approfondite – soluzione non difficile da immaginare per aziende medio/grandi – ma anche una piccola impresa può fare delle ricerche interessanti per capire se affrontare o meno un mercato.
Ad esempio c’è Google Trends per scoprire se in un paese si effettuano ricerche dedicate a un determinato tema, oppure c’è la piattaforma Retail in Crescita che ti permette di scoprire i settori più convenienti rispetto a luogo e tempo. Sono strumenti molto potenti che ti possono aiutare a prendere una decisione.
Un altro dettaglio: la riflessione sul paese riguarda anche gli aspetti culturali perché un ecommerce multilingua deve essere in grado anche di rispettare idee, tradizioni e valori del luogo in cui si trovano le persone che vuoi raggiungere.
Quali lingue sull’ecommerce internazionale?
Uno dei punti essenziali da valutare quando decidi di aprire un ecommerce multilingua: quale idioma scegliere? La soluzione principale è quella che ti spinge a valutare la possibilità di inserire una versione in lingua inglese del tuo ecommerce ed è sicuramente una delle scelte più utili dato che stiamo parlando di un idioma internazionale, diffuso in diversi paesi e compreso più o meno da tutti.
Ma ci sono delle sfumature da valutare: stiamo parlando di un inglese tipico del Regno Unito o diffuso soprattutto in USA? Lo stesso discorso si può fare con:
- Spagnolo
- Cinese.
- Portoghese.
Quando si procede con il lavoro keyword research per scoprire le parole chiave utili al web copywriting bisogna ragionare anche in questi termini. E valutare con cura la lingua della traduzione oltre al paese da presidiare online.
Pro e contro dell’ecommerce multilingua
Un ecommerce multilingua è un punto di forza per un’azienda che vuole farsi conoscere in paesi differenti e aumentare le probabilità di vendere online.
Soprattutto traducendo schede e pagine in lingua inglese che è la più diffusa ma anche scegliendo idiomi specifici se ci sono delle esigenze di target ben definite.
Bisogna aggiungere, però, che l‘ecommerce internazionale ha i suoi punti a sfavore: è particolarmente impegnativo dal punto tecnico e se non accompagnato da un’analisi preliminare rischia di diventare una spesa inutile e onerosa.
Senza dimenticare che alcuni idiomi come il russo con il cirillico, le lingue arabe o quelle orientali basate su ideogrammi hanno delle specifiche particolarmente complesse da rispettare anche in termini di impaginazione.
Da leggere: come migliorare la sicurezza dell’ecommerce
Chiedi un preventivo per l’ecommerce
Come puoi facilmente immaginare la realizzazione di un ecommerce multilingua professionale non è un passaggio semplice da seguire. Ecco perché è giusto rivolgersi a una web agency professionale e specializzata nella creazione di shop online pensati per aumentare realmente il fatturato attraverso una vendita internazionale. Da dove iniziare il tuo percorso? Chiedi un preventivo gratuito ora.